L comeL’Aquila
Se scì ddòlge, te sùchene; se scì amàre, te spùtene
Ed ecco anche la seconda ricetta abruzzese…tutto di fretta, tutto di corsa, ma tutto buonissimo! Vi chiederete perché l’UB arriva sempre all’ultimo momento? La risposta è ovvia…è uno sfaticato…ma un po’ meno sfaticato quando si mette ai fornelli per cimentarsi in sfide impossibili per l’uomo comune…o quasi. La seconda ricetta proposta è data dai calamari alla francavillese. Nel ringraziare Vale per l’ospitalità di questa tappa dell’abbecedario, ecco tutti i dettagli:
Dosi per 4 persone:
- 400 g di calamari
- 200 g di scampi
- 1 spicchio d’aglio
- 1 cucchiaio di pangrattato
- 1 spicchio di limone
- 1 bicchiere d’acqua
- Olio d’oliva
- Prezzemolo
- Sale
- Pepe
Preparazione:
Sgusciare a crudo gli scampi e metterli in una terrina con il prezzemolo e l‘aglio tritati, il pangrattato, sale, pepe ed il succo di un quarto di limone. Mescolare bene gli ingredienti e, con il composto ottenuto, riempire le sacche dei calamari e chiuderle con uno stecchino. Mettere in un tegame l‘olio e l‘acqua, adagiarvi i calamari e far cuocere a fuoco moderato.
Ed ecco il risultato:
Buonisimi!!! Appuntamento alla prossima tappa!!!
questa ricetta non la conoscevo… le mie origini son montanare 😉
vado a perfezionare il post per l’abbecedario
grazie e buona giornata