Archive for agosto, 2012


Reportage #11
Tortiglioni Provola e Speck

 

 

Dura la vita di un supereroe culinario… pure i piatti su richiesta ci tocca fare. Ormai le sfide e le richieste cominciano a susseguirsi. E questa è una esplicita richiesta da BathGirl, che girando per la rete trova un piatto da lei desiderato… e un supereroe non può tirarsi indietro. Ecco quindi il resoconto dei (mini) tortiglioni provola e speck. Si, mini tortiglioni perché in casa non avevamo a disposizione quello normali, ma l’esperimento è perfettamente riuscito.

 

Dosi per 4 persone:

  • 400g di tortiglioni
  • 150g di speck
  • 300g di provola affumicata
  • 1 cipolla
  • Filetti di pomodoro q.b.
  • Basilico
  • Sale
  • Latte

     

Preparazione:

Tagliare a fettine sottili sia la cipolla che lo speck, cuocerli in padella con dell’olio extravergine di oliva. Aggiungere i filetti di pomodoro e il latte.
Tagliare quindi la provola a pezzettini piccoli. Cuocere la pasta in acqua salata. Scolarla quando è molto al dente, quindi versarla nella padella, saltandola insieme al sugo alzando un po’ il fuoco.
Dopo aver spento il fuoco, aggiungere la provola e il basilico continuando a mescolare. Serviare in tavola dalla padella, aggiungendo a piacere formaggio grattugiato.

Buonaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa.

Reportage #10
Risotto alla UB

 

 

Cosa fare quando si torna a casa, si muore di fame, ma non si sa che fare? Un piatto di pasta? Troppo banale. Una bistecca ai ferri? Troppo semplice. Chiamare per una pizza? Troppo difficile scegliere quale ordinare. E poi un supereroe vero si crea le sfide dal nulla….ecco così che la nuova sfida dell’UB è quella del riciclo. Si, perché anche l’UB è sensibile ai grandi sprechi della società…ovviamente sprechi culinari.

Così, notando alcuni avanzi del giorno prima, egli si dice che non possono essere mica sprecati. Gli “avanzi” in questione sono delle zucchine rosolate, in quantità sufficiente da preparare qualche gustoso piatto. Ma come? Ovviamente niente di banale, e così l’UB prepara un risotto con le prime cose che gli vengono in mente…ed ecco tutto il resoconto. Ovviamente abbiamo dato il nome di Risotto alla UB

 

Dosi per 4 persone:

  • 400g di riso
  • 150g di zucchine
  • 100g di ricotta
  • ½ cipolla
  • 100g di pancetta affumicata
  • Parmigiano grattugiato
  • Noce moscata
  • Salvia
  • Sale
  • Pepe
  • Olio di oliva
  • 2-3 bicchieri di vino bianco
  • Circa 1l di brodo vegetale

 

 

Preparazione:

In un tegame far rosolare, con un filo d’olio, la cipolla tritata, le zucchine e la pancetta tagliate a dadini (N.B. Nel nostro caso le zucchine erano ovviamente già cotte, quindi sono state aggiunte in seguito) per una ventina di minuti. In una pentola antiaderente versare il riso e farlo tostare leggermente a fuoco medio. Versare poi il vino bianco, lasciare sfumare e cuocere poi il riso aggiungendo via via il brodo, fino a fine cottura, a brodo quasi assorbito. Aggiungere il contenuto del tegame, la ricotta, le spezie e terminare la cottura dopo pochi minuti. Mantecare a fuoco spento col parmigiano, e servire!!!

Buon appetito!!!!

Q come…quasi quasi me lo sbafo tutto….

Seadas

Q come Quartu Sant’Elena

S’apprettu faidi bessiri su becciu a curri

Seconda tappa sarda dell’abbecedario, ovviamente il vostro supereroe è ancora in vacanza, ormai giunta quasi al termine (con una punta di tristezza l’UB scrive questa frase).

Per l’occasione facciamo una rapida carrellata delle bellezze, naturali e non, della splendida terra di origine dell’UB:

La ricetta scelta è un dolce tipico della Sardegna, ovvero la seadas. Per chi non la conoscesse, è un gustosissimo dessert fritto e mangiato caldo col miele o lo zucchero. Ringraziando le CookingSister per l’ospitalità e tutte le partecipanti per le loro ricette, ecco come preparare delle buonissime seadas.

Dosi per 6-8 seadas:

  • 150g di farina 00
  • 150g di semola di grano duro
  • 30g di strutto
  • Sale
  • 500g di formaggio di pecora fresco
  • Buccia di 2 arance (o limoni)
  • Olio

Preparazione:

Tenere il formaggio uno o due giorni fuori dal frigo per prendere una punta di acido. Fondere lo strutto e mescolarlo alle farine con un pizzico di sale. Aggiungere un po’ alla volta acqua tiepida quanto basta ad ottenere una pasta abbastanza soda. Lavorarla fino a che sarà liscia ed elastica e avvolta in pellicola fatela riposare trenta minuti in frigo.
Preparare ora il ripieno: tagliare a fettine sottili il formaggio, e con un po’ di acqua e un cucchiaio scarso di semola fonderlo in un tegame a fondo spesso, mescolando fino a farlo filare. Spegnere il fuoco. Grattugiare la buccia delle arance e unirle al formaggio mescolando bene. Quando sarà tiepido con le mani formare dei dischetti da lasciare asciugare su un canovaccio pulito.

Riprendere la pasta e tirare la sfoglia, ricavandone 12-16 dischi. Suddividere i dischetti in ogni sfoglia, chiudete col secondo disco, e con i rebbi di una forchetta sigillateli bene. Il numero dei dischi di pasta sfoglia dipende dalle dimensioni che scegliete. L’UB ha preferito preparare seadas di piccole dimensioni, e ha utilizzato come “stampo” una tazza da latte, ricavando così 22 dischi (e quindi 11 seadas…la matematica è proprio il punto forte).

In una padella mettere abbondante olio, farlo scaldare e friggere le seadas fino a farle dorare. Asciugarle dall’olio in eccesso con la carta cucina, servirle calde irrorate di miele o di zucchero, a seconda dei gusti.

Eccola:

Esperimento perfettamente riuscito!

Visto che il campionato di calcio parte in queste ore, vi lasciamo con la colonna sonora che ognuno dovrebbe avere nel proprio lettore, ovvero una canzone dedicata a una certa squadra…

Tonno alle Erbe

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Reportage #9
Tonno alle Erbe

 

– Capitano, segua quel tonno
– Non posso
– Perché?
– E’ un Tonno Insuperabile

Che fare se si cerca in fretta e furia una ricetta per cucinare due tranci di tonno fresco, si trova una che sembra perfetta, e ci si trova con la mancanza di un ingrediente senza avere il tempo di andare a reperirlo? Ovvio, si improvvisa! E questo è ciò che è successo all’UB una torrida sera d’estate, mentre sfogliava il mitico Cucchiaio d’Argento in cerca di qualche idea per cucinare alcuni tranci di tonno. Trovata una ricetta sfiziosa, letti gli ingredienti….mandorle tritate? E chi le trova adesso? Rinunciare? Ma anche no, sperimentare! E così l’UB adatta e modifica la ricetta, inventandosi il tonno alle erbe!!!!

Ecco il resoconto, col suggerimento di utilizzare poche olive in modo da non coprire troppo il sapore delle erbe.

 

Dosi per 4 persone:

  • 4 tranci di tonno
  • 50g di pinoli
  • Una manciata di olive sott’olio
  • Maggiorana, timo, prezzemolo, salvia, pepe, peperoncino
  • Olio di oliva
  • Sale

 

Preparazione:

In una padella far tostare leggermente i pinoli, versando poi l’olio, il tonno, eventualmente tagliato a grossi tocchetti, le olive e le erbe, salando leggermente. Fare cuocere a fuoco medio per una ventina di minuti, aggiungendo acqua eventualmente durante la cottura. Servire e mangiare!!!

 

Q come Quartu Sant’Elena

Fai commenti fainti in Bosa ‘: candu proi, lassant’a proi

 

E siamo così giunti alla tappa sarda dell’abbecedario italiano. Tappa importante. Importante perché la Sardegna è terra d’origine e di residenza del vostro supereroe preferito!!!! Ma per non essere mai banali, potevamo creare dei piatti tipici sardi in patria? Ovviamente no, e infatti le ricette per questa tappa  sono preparate in terra piemontese, luogo segreto (o quasi) della vacanza estiva del paladino degli aromi. Per l’occasione potremmo farvi da guida virtuale per tutte le bellezze sarde (soprattutto delle bellezza al bagno), ma siccome il sottoscritto è sfaticato vi invita comunque a godervi almeno qualche giorno di vacanza in questa terra. Per prima cosa ringraziamo le CookingSister per l’ospitalità di questa tappa, e passiamo alla difficile scelta della ricetta. Difficile, ma meno del solito, almeno stavolta il caro UB sapeva tra quali piatti scegliere. Anche stavolta però è dovuto venire incontro ai gusti di BathGirl, la supersorella dell’UB, che in quanto a gusti…beh, lasciamo perdere….addio ai piatti di pesce, comunque…

Scartati i vari porceddu, burrida e compagnia, per ovvie ragioni logistiche e difficoltà di reperibilità degli ingredienti principali, nonché svogliatezza vacanziera dell’UB (nota ai sardi come “sganimento”), si giunge al primo compromesso, ovvero i malloreddus alla campi danese, un piatto tipico del Campidano (ma dai??), zona del sud-ovest dell’isola. Malloreddus, ovvero i tipici gnocchetti sardi, conditi con un sugo di rapida preparazione, e altrettanto rapido divoramento…

Dosi per 6 persone:

  • 500 g di malloreddus o gnocchetti sardi
  • 150 g di salsiccia fresca
  • 500 g di pomodori
  • 5/6 foglie di basilico
  • Olio extravergine d’oliva
  • ½ cipolla
  • 100g di pecorino sardo grattugiato
  • 1 bustina di zafferano

 

Preparazione:

In una padella molto larga rosolare la cipolla tagliata fine nell’olio a fuoco moderato e dopo qualche minuto aggiungere la salsiccia tritata.
Fare dorare la salsiccia e dopo circa un quarto d’ora unire i pomodori tritati. Dopo 20 minuti stemperare lo zafferano in mezzo bicchiere di acqua tiepida e versare nella padella. Mescolare e coprire. Regolare di sale, lasciare poi cuocere per altri 20 minuti e da ultimo aggiungere le foglie di basilico. Versare gli gnocchetti in acqua bollente salata. Se sono freschi di grano tenero farli cuocere per 5 minuti, quelli di grano duro per circa 10 minuti o come indicato sulla confezione. Scolare e condire il tutto direttamente nella padella con il sugo e il pecorino.

Ed ecco il risultato:

Per l’occasione consigliamo una hit sarda famosissima (mah…)…sorvoliamo sulla traduzione del testo però…

P come Pavia

Ca’ tant de stagh, vììd tant da bev, camp a vista d’ogg.

Informazione di servizio: questa edizione del resoconto della tappa milanese dell’abbecedario andrà in onda in forma ridotta per… vacanza! Eh si, perché anche i supereroi delle volte hanno bisogno di staccare e di passare un po’ di tempo senza pensieri, in vacanza. E proprio durante le (forse) meritate ferie dalla lotta al crimine culinario l’UB trova il tempo (o forse la voglia di armarsi di padelle) per preparare la prima ricetta milanese. Ricetta scelta riguarda le polpettine con la verza, le pulpet de verz! Ringraziamo Paola  per l’ospitalità

 

Dosi per 4 persone:

  • 1 verza
  • 400g di Manzo tritato
  • 50g di salsiccia luganega
  • 50g di pancetta a tocchetti
  • 1 uovo
  • Aglio
  • Prezzemolo
  • Burro
  • Salvia
  • 2 cucchiai di grana grattugiato
  • 3 bicchieri di vino rosso
  • Sale
  • Pepe

 

Preparazione:
Lavare e far cuocere a mezza cottura 12 foglie di verza ( scartare quelle esterne più dure che si possono rompere nell’avvolgere le polpette), stenderle sul piano di cucina e mettere su ognuna una pallottola di ripieno composto da manzo tritato arrostito,  50 gr di luganega, aglio, prezzemolo, grana grattugiato, 1 uovo. Avvolgerle e legarle con un filo o fermarle con gli stecchini. Mettere le polpette in una padella, in cui si è fatto soffriggere burro, cipolla tritata, dadini di pancetta e salvia. Far cuocere a fuoco vivace per rosolarle da una parte e dall’altra. Bagnare con vino rosso, lasciare che anche il cavolo cuocia e far concentrare il sugo a lenta cottura. Alla fine della cottura aggiungere un’abbondante macinata di pepe.

 

Ed ecco il risultato:

 

Ci scusiamo per il disagio recato con lo scarso aggiornamento del blog, ma è tempo di vacanzeeeeeeee