Category: Abbecedario italiano


Z come Zocca

Fin c’à ghè vita a campare agh’sarà sempre da imparare

Ed eccoci finalmente giunti alla fine del viaggio…un po’ di malinconia segna questa ultima ricetta dell’abbecedario italiano, ma una punta d’orgoglio riempie l’UB, per essere giunto alla fine e aver partecipato ad ogni tappa, nonostante ormai si sa, l’UB è scansafatiche per definizione. E diciamolo, per una volta, l’orgoglio riguarda anche il successo di molte ricette preparate.

Prima di andare avanti ringraziamo l’artefice di questa avventura…ovvero l’intrepida Aiuolik, senza la quale non saremmo arrivati a questo punto (e non mi riferisco solo al blog), la quale ha ideato questa e ante altre avventure.

Concludiamo questo viaggio con una ricetta semplice e abbastanza rapida, lo sformato di spinaci della nonna Pia Genasi. Il perché di tale nome ci è ignoto, ma ignoto non sarà più il gusto prelibato di questo piatto! Ringraziamo Roxy per l’ospitalità, e passiamo alla descrizione della ricetta.

 

Dosi per 4 persone:

  • 700g di spinaci
  • 4 uova
  • 70g di burro
  • 300ml di besciamella
  • 150g di parmigiano grattugiato
  • Sale
  • Noce moscata

 

Preparazione:

Scottare gli spinaci, appena tiepidi, strizzarli con le mani e tagliarli in orizzontale ed in verticale, per evitare che i gambi restino interi e sfilaccino. In una terrina mescolare e amalgamare bene gli spinaci, le uova, il formaggio la besciamella e salare, aggiungendo un pizzico di noce moscata. Infine, disporre il tutto in uno stampo imburrato. Scaldare il forno a 180°, coprire con un foglio di alluminio o carta da forno e cuocere per circa tre quarti d’ora a bagnomaria.

Ed ecco il risultato….da leccarsi i baffi!!!

Il sottoscritto sveste i panni dell’UB (che schifo!) e ringrazia ancora una volta tutte le partecipanti, è stata una bella avventura, conclusa alla grande…ma una nuova inizierà tra qualche settimana…stay tuned!!!

Lasagne di Verza

Z come Zocca

Nissun piat gòsta e vèl come i caplètt al dè’d Nadèl

E siamo così giunti ormai al traguardo per quanto riguarda labbecedario culinario…ultima tappa, una delle ultime ricette dell’UB per questa avventura…e meno male, direte voi. Ma non temete…o meglio, tremate, perché tante altre avventure cominceranno e l’UB sarà ancora qua a stressarvi con i suoi deliri. A differenza dei Maya, questa profezia si avvererà!

Bene, convenevoli a parte, ora passiamo a introdurre come si deve la tappa odierna. Eh, già (come canta il personaggio più famoso della città in esame), dopo 21 tappe, sarebbe anche il caso di introdurre la città e la regione interessata. Ma siccome ormai conoscete l’UB, neanche questa tappa sarà introdotta in tal modo!

Ad ogni modo, sappiamo bene quanto l’Emilia Romagna sia terra dai mille sapori, terra di buongustai e dalle tradizioni culinarie paradisiache. E’ stato difficile scegliere la prima ricetta, tra tortellini e lasagne, tra piadine e tagliate….ma la curiosità dell’UB ha portato a preparare un piatto intrigante per lui…ovvero le lasagne di verza!

Prima di passare alla descrizione della ricetta, ringraziamo Roxy per l’ospitalità!

 

Dosi per 4 persone:

  • 1 cavolo verza
  • 200g di macinato di manzo
  • 200 g di macinato di maiale
  • 1 salsiccia
  • 1 cipolla
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • mezzo bicchiere di vino bianco secco
  • 500g di passata di pomodoro
  • 3 cucchiai d’olio d’oliva
  • 20 g di burro
  • Parmigiano reggiano grattugiato q.b.
  • 300ml di besciamella

 

 

Preparazione:

Sfogliare la verza, lavare le foglie e sbollentarle per alcuni minuti in acqua bollente salata. Scolarle e lasciarle asciugare. In una casseruola fare soffriggere nell’olio le verdure tritate, aggiungere le carni macinate e la salsiccia ben sgranata e privata del budello. Quando le carni sono rosolate, salare, aggiungere il vino e fare sfumare. Unire la salsa di pomodoro e far cuocere a fuoco lento per circa un’ora. Mescolare la besciamella con il ragù.

Imburrare una pirofila, fare un primo strato di salsa, poi uno strato di foglie di verza, ancora salsa e parmigiano; continuare con gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.

 

Ed eccolo!

 

 

E prima di concludere, riprendiamo le vecchie abitudini, suggerendo il sottofondo musicale. Ovviamente non potevamo non scegliere una canzone del personaggio più famoso nato a Zocca, ovvero Vasco. Se Vasco avesse scritto una canzone sul Trebbiano o sul Sangiovese avremmo suggerito il vino per accompagnare il piatto, invece dobbiamo ripiegare su una semplice Coca Cola…il video proposto è infatti Bollicine

 

Tonno alla Calabrese

V come
Vibo Valentia

Na sula nuci ‘nta nu saccu no scrusci

Secondo ed ultimo appuntamento per la tappa calabrese dell’abbecedario culinario. Dopo mille peripezie per la scelta del piatto adatto alle papille gustative dell’UB, la scelta è caduta su un piatto a base di pesce…ovvero il tonno alla calabrese!

Ringraziamo ancora Luca e Sabrina per l’ospitalità, e passiamo al resoconto della ricetta…ci avviciniamo alla fine dell’abbecedario, e l’UB ha quasi tenuto fede ai propositi, partecipando ad ogni tappa…

 

Dosi per 4 persone:

  • 4 fette di tonno alte circa 2 cm
  • 80g di polpa di pomodoro
  • Un bicchiere di aceto
  • 30g di capperi
  • 1dl di vino bianco secco
  • 1 cipolla
  • Trito di prezzemolo, timo e alloro
  • 1dl di acqua
  • 10g di farina bianca
  • Sale
  • Peperoncino
  • Olio E.v.O.

     

Preparazione:

Lavare e asciugare il tonno. Scaldare l’olio in una padella, porre le fette di tonno e farle velocemente dorare da entrambe le parti. Sgocciolarle, spruzzarle di sale e metterle da parte. Affettare la cipolla molto sottile e farla dorare nello stesso olio del tonno; unire mescolando la farina, poi bagnare con acqua e vino mescolati all’aceto, salare, unire il trito di erbe aromatiche e il peperoncino in polvere, la polpa di pomodoro passata al setaccio. Portare dolcemente a ebollizione, poi unire le fette di tonno e proseguire la cottura a fiamma molto bassa per venti minuti circa. Servire il tonno ben caldo e cosparso di capperi tritati.

V come Vibo Valentia

Cornu nculu d’atri è filu d’ariganu

 

Ed eccoci giunti al penultimo appuntamento dell’abbecedario….eh si, a grandi falcate, ma soprattutto a grandi forchettate, siamo ormai quasi al traguardo. E il nostro viaggio si ferma in Calabria, terra di sapori e di ottimo peperoncino!

Per l’occasione l’UB sperimenta una ricetta particolare…ovvero una frittata…senza uova. ‘Nchiampara in dialetto calabrese (almeno credo). Ricetta che fa uso della farina al posto delle uova, ma senza indugi passiamo ai dettagli, dopo aver ringraziato come sempre il blog ospitante e i suoi padroni di casa, ovvero Luca e Sabrina!

 

Dosi per 4 persone:

  • 500g di cipolle
  • 250g di farina
  • 200ml di acqua fredda
  • Sale
  • Pepe nero
  • Olio

     

Preparazione:

Pelare le cipolle e tagliare a fettine sottili. In una padella mettere un fondo di olio, aggiungere le cipolle e farle appassire delicatamente. Infine salare e pepare. In una ciotola sistemare la farina e aggiungere gradatamente l’acqua fredda. Unire la pastella alle cipolle e amalgamare girando spesso.

Girare fino al completamento della cottura.

Eccola!!!! Esperimento riuscito!!!

 

U come Urbino

Quant l’ost è tla porta, è segn ch’el vin è trist

 

Si, lo diciamo subito, non è Pasqua. Ma la ricetta ci sembrava originale e intrigante come sfida, e quindi per la tappa marchigiana dell’abbecedario prepariamo anche questo tipico piatto festivo, consumato generalmente la mattina di Pasqua. Stiamo parlando ovviamente della pizza di Pasqua al formaggio. Per l’occasione il piatto è stato testato dagli amici dell’UB, e pare aver riscosso un discreto successo! Ringraziamo ancora una volta Antonia per l’ospitalità e passiamo alla ricetta.

 

Dosi per una pizza:

  • 500g di farina
  • 6 uova
  • una tazza di latte (o acqua tiepida se si vuole il composto meno grasso e più leggero)
  • un bicchiere di olio E.V.O.
  • 150g di pecorino grattuggiato
  • 150g di parmigiano grattugiato
  • 350g di pecorino fresco a cubetti
  • 30g di lievito di birra
  • Sale
  • Pepe macinato

     

Preparazione:

Fare la ‘biga’ con 50g di farina, il latte (o l’acqua tiepida) ed il lievito di birra; far lievitare per una o due ore. Mescolare brevemente in un recipiente d’acciaio, con un mixer 5 uova, il sale, il pepe e la farina, aggiungere la biga, l’olio e i formaggi grattugiati amalgamandoli. Pennellare con il burro fuso uno stampo, e riempirlo a metà con il composto; far lievitare almeno 40 minuti coperti con un telo.

Infilare con delicatezza i cubetti di formaggio fresco all’interno dell’impasto, e coprirlo con il telo e lasciarlo lievitare per 20 minuti circa. Battere un tuorlo in un piatto e spennellare la superficie della torta. Infornare a 160°C per 30-40 minuti circa.

Eccola!

 

U come Urbino

Quant la boca prènd e ‘l cul rend, acidènti a ‘l medicin e a chi le vend

 

Altra tappa per il giro d’Italia in cucina, ormai a rapidi passi giungiamo alla fine di questa avventura culinaria. Appuntamento odierno in terra marchigiana, e la prima ricetta scelta è quella del baccalà alla… marchigiana (strano vero?). Ringraziamo Antonia per l’ospitalità, e passiamo rapidamente alla descrizione della preparazione del piatto! Si, oggi l’UB va particolarmente di fretta….come al solito!!!

 

Dosi per 6 persone:

  • 600g di baccalà
  • 1 cipolla piccola
  • 2 cipollotti
  • 5 pomodori maturi
  • 10 filetti d’acciuga
  • 2 bicchieri di vino bianco
  • Olio E.V.O.
  • 1 spicchio d’aglio
  • Rosmarino
  • Peperoncino secco
  • Sale
  • Pepe

Preparazione:

Mettere a mollo il baccalà per 1 giorno o 2, scolarlo, asciugarlo ed eliminare pelle e lische. Tagliarlo a pezzi. Sbollentare i pomodori in acqua bollente, spellarli e togliere i semi.

Scaldare l’olio in una padella e dorate lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato. Scartarlo dopo qualche minuto e mettere nella padella la cipolla tagliata a julienne, il rosmarino e le acciughe. unire quindi la polpa dei pomodori, i cipollotti tagliati, il peperoncino e il baccalà, bagnarlo col vino, coprire e lasciare cuocere a fuoco lento per circa tre quarti d’ora, aggiungendo se necessario acqua durante la cottura. Salare, pepare, e divorare.

Ecco il risultato!

Bisi in Tecia

T come Trieste

La femine a ten su tre cjantons da cjase o a ju sdrume ducj cuatri

Puff, pant, argh….stavolta siamo forse fuori tempo massimo, l’UB comincia a perdere colpi…impegni di lavoro hanno tenuto il vostro supereroe del gusto impegnato per qualche tempo, ma inserisce comunque la ricetta per l’abbecedario culinario. tappa friulana, e ringraziando Fiordisale per l’ospitalità, ecco la ricetta scelta: i bisi in tecia!

Dosi per 4 persone:

  • 800 g di piselli
  • 30 g di pancetta
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio affettato
  • 1/2 bicchiere di aceto bianco
  • Rosmarino
  • Olio
  • Sale
  • Pepe 

Preparazione:

Mettere in una padella 4 cucchiai d’olio e fare dorare la pancetta tagliata a dadini, l’aglio e la cipolla.
Versare i piselli e il rosmarino, salando, pepando e mescolando per alcuni minuti. Versare l’aceto e cuocere per 15 minuti a fuoco basso. Mangiare!!!!

Pesto alla Siciliana

S come Siracusa

A picura ppì diri bè persi lu muzzucuni

E quattro!!! si, stavolta l’UB supera sé stesso per l’appuntamento siciliano dell’abbecedario e propone tante buone ricette…buone in generale, il fatto che lo siano anche se uscite dalle mani dell’UB è un altro discorso…

Ma andiamo rapidamente a proporre l’ultima ricetta…dopo aver provato in un altro appuntamento il pesto alla genovese, non potevamo non proporre ora la controparte siciliana!! L’UB ha condito un bel piatto di fusilli col composto preparato…con ottimi risultati!

Ringraziamo ancora Fragoliva per l’ospitalità, e come sempre tutte le partecipanti per le ottime proposte.

 

Dosi per 4 pesone:

  • 400g di pomodori
  • 50g di pinoli
  • 150g di ricotta
  • 100g di parmigiano grattugiato
  • 150ml di olio extravergine di oliva
  • 1 spicchio d’aglio
  • Sale
  • Pepe
  • 1 mazzetto di basilico

 

Preparazione:

In un frullatore mettere i pomodori lavati, puliti, privati dei semi e l’acqua in eccesso), basilico (anche lui lavato e asciugato), lo spicchio d’aglio, la ricotta, i pinoli, il parmigiano reggiano grattugiato e l’olio. Condire la pasta, aggiungendo un po’ d’acqua di cottura se lo si vuole rendere cremoso.

Ecco il risultato sui fusilli:

Baccalà al Forno

S come Siracusa

Pani schittu cala rittu

Non c’è due senza tre. Non c’è seconda ricetta siciliana senza la terza. Rispettoso (una delle poche volte) delle regole e dei detti popolari, l’UB si dà da fare stavolta per la tappa siracusana dell’abbecedario culinario. Rapidamente, ricordando che la tappa è ospitata da Fragoliva, passiamo alla ricetta proposta, ovvero il baccalà al forno.

Dosi per 4 persone:

  • 600g di baccalà ammollato
  • 600g di patate

  • 300g di cipolla

  • Alloro

  • Origano

  • Olio d’oliva

  • Sale

  • Pepe.

Preparazione:

Pulire il baccalà, lavarlo e tagliarlo a pezzi, asciugandolo. Bollire le patate intere fino a metà cottura poi sbucciarle e tagliarle a fette. Coprire il fondo di una teglia unta con le fette di patate, aggiungendo sale, pepe, olio, il baccalà mischiato alla cipolla affettata, origano, pepe, tre foglie di alloro ed ancora un po’ d’olio. Fare un altro strato di patate e condite con olio e sale.
Mettere la teglia in forno caldo per 20 minuti. servire e divorare!

S come Siracusa

L’ebba tinta nun mori mai

 

Ed eccoci anche al secondo appuntamento siciliano del giro d’Italia culinario…e non ultimo…

si, perché l’UB aumenta sempre più il grado di sfida, e stavolta dovrà concentrare in poche ore i post, visto che altre gustose ricette sono in arrivo!!!

E rapidamente passiamo alla ricetta protagonista, dal nome che è tutto un programma: la frocia di piselli (ogni riferimento a possibili doppi sensi è puramente voluto, nonché oggetto di svariate battute con gli amici)(si, l’UB è un mattacchione)(e non apre mai parentesi).

Scherzi a parte, passiamo alla preparazione del piatto.

 

Dosi per 4 persone:

  • 600g piselli
  • 6 uova
  • Pecorino grattugiato
  • Olio di oliva
  • Sale
  • Pepe

     

Preparazione:

Sgranare i piselli e rosolarli in padella con tre cucchiaiate di olio. Aggiungere il sale e cuocerli bagnandoli spesso con poca acqua calda. Battere in una terrina i tuorli delle uova con sale e pepe, u’abbondante cucchiaiata di pecorino e amalgamare gli albumi montati a neve.
Scolare i piselli, mescolarli al composto di uova e versare in una padella con poco olio caldo. Preparare la frittata e servire calda o fredda.

Ed eccola qua, buonissima!