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Carote Glassate

Menù Lib(e)ro – Contorni

Carote Glassate

Lo so, sono tempi duri, anche per un fancazzista come l’UB… quando impegni e urgenze prendono, pure un supereroe della forchetta può risentirne, e venire travolto dalla vita di tutti i giorni. Ma non per questo, manchiamo al nostro dovere e impegno (e l’UB promette di rimettersi in pari i prossimi mesi, anche se fuori concorso, con le ricette mancanti).

E visto che facciamo i padroni di casa, essendo ospitanti della tappa relativa ai contorni epr il Menu Lib(e)ro, per una volta postiamo la ricetta con perfetto tempismo!!!! Ma non fateci l’abitudine, il lupo perde il pelo, ma non il vizio 😉

Le carote glassate, la ricetta scelta per questa occasione, è un contorno semplice e veloce, dal gusto agrodolce e che si adatta a diversi piatti. Di seguito ingredienti e preparazione.

 

Ingredienti:

  • 800g di carote novelle
  • 60g di burro
  • 20g di zucchero
  • menta
  • sale

 

Procedimento:

In una casseruola mettete le carote tagliate a rondelle, lo zucchero, il sale, il burro e copritele con abbondante acqua fredda. Ponete sul fuoco e cuocete muovendo spesso il recipiente per 20 minuti. A fine cottura, il liquido deve essere del tutto evaporatolasciando un gustoso sugo sciropposo. Servite le carote cosparse di menta tritata.

 

La ricetta è stata tratta dal libro Il cucchiaio d’argento:

Questa ricetta partecipa alla nuova raccolta Menu Lib(e)ro organizzata da Aiù. Potete trovare tutte le ricette proposte alla pagina Facebook.

Menù Lib(e)ro – Stuzzichini

Plum Cake Olive e Prosciutto

Seconda portata per il Menu Lib(e)ro, come sempre di fretta, come sempre all’ultimo istante, ma potevamo mancare? Ovviamente no, e per partecipare alla portata proposta dalla chef Lucia proponiamo un plumcake alle olive e prosciutto! Di seguito ingredienti e preparazione.

 

Ingredienti:

  • 150g di farina
  • 3 uova
  • 120g di olive verdi snoocciolate
  • 120g di prosciutto cotto
  • 1 cucchiaio di lievito in polvere
  • 3 cucchiai di olio e.v.o.
  • origano (facoltativo)
  • sale

 

Procedimento:

Rompete le uova in un recipiente e unitevi l’olio, un pizzico di sale e origano, se vi piace. Unite la farina, setacciata insieme al lievito. Mescolate bene e unite infine le olive e il prosciutto tagliato a dadini.

Versate in un piccolo stampo da plum cake unto d’olio. Cuocete in forno preriscaldato a 170° per mezz’ora circa.

Saggiate la cottura del plum cake con uno stecchino. Se questo risulta asciutto, il plum cake è pronto, altrimenti prolungate la cottura ancora per qualche minuto. Sformate il plum cake, fatelo raffreddare e servitelo a fette.

La ricetta è stata tratta dal libro Enciclopediadella cucina:

Questa ricetta partecipa alla nuova raccolta Menu Lib(e)ro organizzata da Aiù. Potete trovare tutte le ricette proposte alla pagina Facebook.

A.P.Ronik

Menù Lib(e)ro – Aperitivo

A.P.Ronik

Ebbene sì, per la serie “a volte ritornano”, l’UB rispolvera questo blog e ritorna a documentare i propri deliri culinari. Da un’idea di Marta e Aiù, come già accennato in un post precedente, si parte con la nuova avventura per costruire un menù ultracompleto, prendendo spunto (anzi, le intere ricette) da libri del settore. Nelle prossime settimane saranno proposte, anche in questo blog, delle ricette per le diverse portate. Per cominciare, un menù degustazione che si rispetti non può non prevedere un aperitivo…e proprio con l’aperitivo inauguriamo la serie del Menù Lib(e)ro! Proponiamo l’A.P. Ronik, semplice cocktail pre-dinner proposto dal barman Francesco Mattioli, a base di Aperol e Tonica:

 

Ingredienti:

  • Aperol, 1/3
  • Tonica, 2/3
  • 1/2 Lime (tagliato in 6 pezzi)

Procedimento:

Pestate il lime direttamente nel tumbler. Aggiungete il ghiaccio, quindi l’Aperol, infine colmate il bicchiere con la tonica.

 

La ricetta è stata tratta dal libro Cocktail: I migliori drink per l’happy hour, edito da Giunti Demetra (8 ottobre 2010).

Questa ricetta partecipa alla nuova raccolta Menu Lib(e)ro organizzata da Aiù. Potete trovare tutte le ricette proposte alla pagina Facebook.

 

[In English below]

Da un’idea di Marta, una progettazione di Aiu’ e un’entusiasmante partecipazione delle nostre amiche + 1 eccoci ancora qui assieme per un altro progetto, un altro gioco, un’altra scusa per provare nuove ricette e condividerle con voi che ci leggete. E come da tradizione, quest’annuncio esce a blog unificati!

Stavolta le regole del gioco sono un po’ diverse e in qualche modo più rigide, ma è quando il gioco si fa duro che si vede chi davvero conta e noi siamo pronti, giocate con noi?

 

Scopo del gioco: costruire un menù partendo da ricette prese dai libri.

Regole del gioco:

  1. Ogni 2 settimane, di venerdì, uno di noi si metterà il cappello da Chef e vi proporrà una pietanza presa da un libro, citando la fonte e pubblicando la foto del libro e della ricetta (l’elenco e il calendario li trovate qui sotto).
  2. 2.Tutti gli altri partecipanti potranno partecipare come aiuto-cuochi e presentare pure loro una ricetta (diversa!) presa pure lei da un libro, fotografando ricetta e libro. È ammessa solo una ricetta per blog.
  3. Non sono valide ricette già pubblicate.
  4. Non ci devono essere doppioni (stesso libro e stessa ricetta). Nel caso in cui la ricetta sia la stessa ma il libro diverso, bisognerà specificare nel titolo il nome dell’autore del libro da cui è presa (per esempio “pasta e fagioli di Alfredo” e “pasta e fagioli di Bernardo”).
  5. Una volta pubblicata, il link della ricetta va lasciato come commento nel blog Chef.
  6. 6.Tutte le ricette verranno raccolte nel bloghttp://abcincucina.blogspot.com/ e prepareremo un pdf che sarà disponibile alla fine del progetto.

Calendario, pietanze e Chef:

Link e hashtag:

[English]

From an idea by Marta, an implementation by Aiu’, and an exciting participation by our girl-friends +1,  here we are all together for a new project, a new game, another excuse to try new recipes and share them with you that are reading us. And, as always, this announcement comes in all the blogs at the same time!

This time the rules are a little bit different and, somehow, more rigid, but it’s when the play goes hard that you may see who counts. We’re ready. Do you want to play with us?


Objectiveto build a menu starting from recipes taken from cook-books.

Rules:

  1. Every 2 week, on Friday, one of us will play the role of Chef and will propose you a dish taken from a book, referring the source, and publishing the photo of the book as well as of the dish (the list and the calendar are reported below).
  2. All the other participants may participate as chef’s assistant and present a different recipe, taken from a book, photographing both the book and the dish. Only one recipe from each blog will be accepted.
  3. Recipes already published are not allowed.
  4. Duplicated are not admitted (i.e., same book and same recipe). In case the recipe is the same but from a different book, it is mandatory to specify in the title the name of the author of the book (e.g., “Quiche Lorraine by Alfred” and “Quiche Lorraine by Bernard”).
  5. Once published, the link of the recipe has to be put as a comment in the Chef’s blog.
  6. All the recipes will be collected in http://abcincucina.blogspot.com/and a pdf will be prepared step by step and it will be available at the end of the project.

Calendar, dishes and Chef:

 

Links and hashtag:

Soparnik

Abbecedario culinario mondiale:  

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Z di Zagabria – Croazia

Soparnik

E un’altra avventura culinaria giunge al termine…ultima tappa dell’abbecedario mondiale, un altro lungo viaggio tra i piatti di tutto il mondo si conclude con questa ultima fermata… ma pronti a ripartire per le prossime iniziative!

L’ultima tappa ha come protagonista la Croazia, con una ricetta semplice ma gustosa…si tratta del soparnik! Ringraziamo Francesca per aver ospitato l’ultima tappa, e passiamo alla descrizione della ricetta.

 

Ingredienti:

Per la pasta:

  • 300 g di farina
  • 150 ml di  acqua tiepida
  • 1 cucchiaio di olio di oliva
  • Sale
  • Pepe

Per il ripieno:

  • 250 g di bietola (o spinaci)
  • Una cipolla media
  • 3 spicchi d’aglio
  • 3-4 cucchiai di prezzemolo fresco
  • Olio di oliva q.b.
  • Sale
  • Pepe

 

Preparazione:

Preparare l’impasto, aggiungendo alla farina l’olio, il sale, il pepe. Aggiungere l’acqua gradualmente, mentre si impasta il tutto. Lavorare l’impasto fino a che non diventa compatto ed elastico. coprire con un canovaccio e lasciare riposare per circa un’ora. Nel frattempo preparare il ripieno, tritando la bietola (o gli spinaci), la cipolla e amalgamare il tutto con il resto degli ingredienti.

Prendere l’impasto, stenderlo con un mattarello, in modo da ricavare due rettangoli di uguali dimensioni. Mettere il ripiano su uno dei rettangoli, lasciando liberi i bordi, per poi coprire e chiudere il tutto con il secondo rettangolo, pressando i bordi e bucherellando la superficie con i rebbi di una forchetta. Infornare per circa 20 minuti a 180°.

Una volta sfornato, tagliarlo delicatamente in modo da formare dei rombi. Servire e mangiare!

 

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Jilbour

Abbecedario culinario mondiale:  

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Y di Yerevan – Armenia

Jilbour

Siamo quasi giunti alla fine dell’abbecedario mondiale!! Penultima tappa, a malincuore anche questo viaggio culinario volge al termine. E anche stavolta l’UB riesce in extremis a proporre la sua ricetta. Ricetta semplice, veloce, dai sapori mediterranei (nonostante ci si trovi parecchio ad est). La proposta è il jilbour, ottimo in qualsiasi occasione…soprattutto in quelle in cui non si ha molto tempo e voglia per preparare qualcosa di complicato 🙂

Ecco la ricetta, dopo aver ringraziato Cristina per aver ospitato la tappa!
Ingredienti per 4 persone:

  • 400g di cipolle
  • 300g di  polpa di pomodoro
  • 4 uova
  • Menta (o basilico o prezzemolo)
  • Olio o burro q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

 

Preparazione:

In una padella scaldare il burro o l’olio, aggiungendo la cipolla tritata. Far imbrunire appena le cipolle, e aggiungere la polpa di pomodoro e le erbe scelte. Far cuocere a fuoco medio per una decina di minuti, e aggiungere le uova sulla superficie, concludendo la cottura. Decorare con prezzemolo fresco.

 


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Pollo Kung Pao

Abbecedario culinario mondiale:  

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X di Xian – Cina

Pollo Kung Pao

Altra tappa, dopo aver purtroppo saltato quella precedente, dell’abbecedario mondiale!! Tappa nel vasto paese cinese, ricco di sapori e prelibatezze…pure troppe forse, tanto che il nostro UB non sapeva proprio quale ricetta proporre!!!

La scelta è caduta su un tipico piatto della tradizione cinese, ovvero il pollo marinato e cotto in una salsa agrodolce a base di arachidi, il pollo in stile kung pao!

Ringraziamo Carla per aver ospitato la tappa, e passiamo alla preparazione:
Ingredienti:

Per il pollo:

  • 7-800 g di petto di pollo
  • 90 g di arachidi tostate
  • 250g di peperoni
  • 1 cucchiaio di zenzero in polvere (o una radice fresca grattuggiata)
  • 2 cucchiai di amido di mais
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 spicchi d’aglio
  • Sale q.b.
  • 3-4 cucchiai di olio di oliva

Per la salsa:

  • 1/2 bicchiere d’acqua
  • 1 cucchiaino di peperoncino in polvere
  • 1  cucchiaino di amido di mais
  • 4 cucchiai di salsa di soia
  • 1 cucchiaio di aceto di riso
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna

Preparazione:

Tagliare il pollo in bocconcini piccoli, e metterli a marinare con lo zenzero, l’amido di mais, l’aglio sbucciato tagliato a pezzetti e lo zucchero di canna. Mescolare bene prima di lasciare riposare una mezz’oretta in frigo, coperti da una pellicola trasparente.

Nel mentre, strofinare le arachidi, se salate, con un panno o un tovagliolo per eliminare un po’ di sale, lavare e tagliare i peperoni dopo averli privati dei semi e del picciolo; tagliarli a listarelle sottilissime. Una volta marinato il pollo, in un wok o in un tegame far scaldare un filo d’olio, e versare i peperoni, facendoli saltare a fuoco vivace per due minuti. Aggiungere poi il pollo e far cuocere per 6-7 minuti. Spegnere, togliere il pollo e tenere al caldo. Nel frattempo preparare la salsa, mescolando tutti gli ingredienti in un bicchiere, per poi versarli nel fondo di cottura del pollo e portando il tutto a ebollizione. Appena comincia ad addensarsi, versare il pollo e le arachidi, cuocendo per due minuti. Servire e gustare!

 

 

 

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Filetto alla Stroganoff

Abbecedario culinario mondiale:  

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V di Volgograd – Russia

 

Filetto alla Stroganoff

Continua il viaggio, e l’abbecedario mondiale si avvia alla sua conclusione. Questa tappa si ferma in Russia, e nelle sue distese di terra infinite. L’UB, ovviamente in extremis, riesce a partecipare anche a questa tappa, proponendo un piatto famosissimo in tutto il mondo, ovvero il filetto alla Stroganoff. Ringraziamo Tamara per aver ospitato la tappa, e passiamo alla descrizione del piatto.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1 kg di filetto di manzo
  • 500 g di funghi champignon
  • 500 g di cipolle
  • 50 g di passata di pomodoro
  • 50 g di burro
  • 80 g di panna acida
  • 45 ml di vodka
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • Olio di oliva q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe q.b.

Preparazione:

Tritare le cipolle, tagliare a fette i funghi e a listarelle il filetto. Fare appassire le cipolle in un tegame antiaderente con metà del burro, aggiungendo un po’ d’acqua ogni tanto. Aggiungere i funghi e il prezzemolo, e cuocere per altri 10 minuti, salando e pepando.

Infarinare le listarelle e farle cuocere con il burro rimasto e un filo d’olio a fuoco vivace; sfumare con la vodka non appena la carne comincia a rosolarsi, aggiungere poi sale e pepe. Cuocere per qualche minuto, aggiungendo poi le cipolle cotte in precedenza, la passata di pomodoro e la panna acida. Cuocere per qualche minuto, in modo da amalgamare il tutto. Servire e gustare!

 

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Bansh

Abbecedario culinario mondiale:  

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U di Ulan Bator – Mongolia

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Bansh

Finalmente si arriva in Mongolia per la tappa dell’abbecedario mondiale!! Se vi state chiedendo perché questa tappa è importante per l’UB, beh, avete indovinato…questo blog ospita la tappa mongola, quindi vediamo di fare i bravi e ospitali padroni di casa. Quindi, dopo aver steso il tappeto rosso per tutte le care amiche blogger e per tutti gli altri lettori che passeranno per questo sito i prossimi giorni, diamo qualche nozione sul paese protagonista  di questa tappa.

La Mongolia è una repubblica semipresidenziale dell’Asia orientale, confinante con Cina (a sud) e Russia (a nord). La capitale, nonché città più grande e popolosa del paese, è Ulan Bator, dove risiede circa il 38% della popolazione.

Il clima freddo della maggior parte della nazione, il cui territorio è costituito prevalentemente da steppa, montagne e il deserto del Gobi a sud, non permette di avere molte superfici coltivabili, ed è inoltre il motivo principale per cui la Mongolia è la nazione a più bassa densità di popolazione al mondo.

Dal punto di vista storico, il periodo più rilevante coincide con l’avvento di Temujin, noto anche come Gengis Kahn. La Mongolia, fino a quel momento governata per lo più da tribù nomadi, con la sua guida vide i suoi confini espandersi in poco tempo. Dopo aver unificato tutti i territori mongoli, Gengis Kahn riuscì a creare l’impero più vasto della storia. Dopo il tramonto dell’impero mongolo, il paese fu conquistato dalla Cina. Solo nel 1921 ottenne ufficialmente l’indipendenza.

L’economia della Mongolia si basa principalmente sullo sfruttamento di risorse naturali come il petrolio, il carbone minerale ed il rame.
La maggioranza della popolazione al di fuori delle aree urbane è dedito soprattutto all’allevamente. Il settore agricolo invece non è molto sviluppato, a causa delle avverse condizioni della superficie nella maggioranza delle terre mongole.

Ulan Bator, capitale e protagonista della tappa, è situata nella parte centro-settentrionale del paese. Il nome della città, attribuito dal 1924, significa “Eroe Rosso”. La città si trova a 1350 metri sul livello del mare, poco a est del centro della Mongolia, sul fiume Tuul Gol, in una valle ai piedi del monte Bogd Han uul.

Ulan Bator è la più fredda capitale nazionale del mondo, con un clima influenzato dai monsoni con brevi e tiepide estati (temperatura media di luglio: 18-20°) e freddi, secchi e lunghissimi inverni (temperatura minima media di gennaio: −25°).

I siti principali di interesse sono:

Monastero Choijin Lama, di stile tibetano, oggi convertito a museo.
A temple in Ulaanbaatar
Monastero Dashchoiling (stile mongolo)

Monastero Gandantegchinlen Khiid, o Monastero di Gandan, di stile mongolo-cinese

Palazzo d’inverno di Bogd Khan

Piazza :Sùhbaatar

 

Per quanto riguarda il cibo, e in particolare la ricetta proposta per il blog, l’UB si trovava (quasi) casualmente dalla compagna di tante battaglie Aioulik, e proprio a casa sua ha preparato il piatto del giorno!!!

Il piatto scelto è quello formato da dei tipici ravioli mongoli, cotti in acqua bollente, e ripieni di carne; stiamo parlando dei bansh:
Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

  • 250 g di farina
  • 150 ml di acqua

Per il ripieno:

  • 300 g di carne di manzo tritata
  • Una cipolla tritata
  • 2 spicchi d’aglio tritati
  • 50-60 ml d’acqua
  • Cumino
  • Sale
  • Pepe

Preparazione:

Impastare la farina e l’acqua fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciar riposare per 15 minuti. Nel mentre, preparare il ripieno, mescolando tutti gli ingredienti per il ripieno, compattandoli.

Una volta che l’impasto ha riposato, lavorare la pasta col mattarello, per poi ricavare da esso dei dischi non troppo sottili, dal diametro di circa 7 cm. L’UB ha utilizzato la macchina per la pasta dell fida Aiuolik per stenderla (stendere la pasta, non la fida Aiuolik!). Da esso sono stati ricavati dei dischi non troppo sottili, per impedire (almeno, secondo le intenzioni) di far fuoriuscire il ripieno durante la cottura.

Prendere poi un disco, mettere un cucchiaino di ripieno al centro. Chiudere il raviolo a mezzaluna, piegando il disco e portando i bordi a combaciare, premendoli l’uno all’altro per far aderire la pasta. Con i polpastrelli fare poi  delle piccole pieghe da un’estremità all’altra. Alternativamente, chuderli creando dei fagottini, stando attenti a non tirare troppo la pasta per evitare che si apra in cottura.

Cuocere i ravioli in acqua portata ad ebollizione, versando con cautela ogni raviolo. Togliere dall’acqua dopo 8-10 minuti. Per condire, accompagnateli con vegetali o cospargerli con una semplice salsa di soia!

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Ora tocca a voi!!! Lasciate nei commenti il link alla vostra ricetta!

Makoud

Abbecedario culinario mondiale:  

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T di Tunisi- Tunisia

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Makoud

Rieccoci presenti per l’abbecedario mondiale, dopo aver purtroppo saltato la tappa precedente (ma l’UB ha già in mente di recuperare la tappa, prima o poi…ok, più “poi” che “prima). L’abbecedario si ferma in terra tunisina, patria di spezie e sapor, oltre che meta amata dagli italiani per alcune mete turistiche.

L’UB propone per questa tappa un piatto semplice ma ottimo, ovvero il makoud, del quale passiamo subito a proporvi la ricetta. Ringraziamo Resy per l’ospitalità di questa tappa.

 

Ingredienti per 4 persone:

  • 400g di patate
  • 300g di carne di manzo macinata
  • 6 uova
  • Una cipolla media
  • 2 cucchiai di prezzemolo
  • 1 cucchiaino di curcuma
  • 2 cucchiai di olio di oliva
  • 1-2 spicchi d’aglio
  • Pepe
  • Sale

 

Preparazione:

Tritare le cipolle, e versarle in un tegame dopo aver fatto scaldare l’olio a fiamma media, cuocere per qualche minuto fino a che non saranno morbide e versare la carne tritata, l’aglio anch’esso tritato e il sale. Rosolare per circa 5 minuti, e lasciar riposare. Nel mentre, pelare e lessare le patate e schiacciarle. Bollire 2 (delle 6) uova fino a farle diventare sode e sgusciarle. Sbattere le 4 uova rimaste, e versare tutti gli ingredienti, impastando fino ad ottenere un composto omogeneo. Preriscaldare il forno a 180 °, e versare l’impasto in una pirofila. Infornare e lasciar cuocere per circa mezz’ora.

 

Ecco il risultato:

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